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Il blog di Letizia Baglioni

Archivi Mensili: ottobre 2018

Poteri

31 mercoledì Ott 2018

Posted by Letizia Baglioni in Sutta

≈ 3 commenti

Tag

4 poteri, Bala Sutta, Etica buddhista, virtù

leoni

Come vivere con gli altri senza paura? Quando ci sentiamo fragili o impotenti possiamo riflettere su quale crediamo sia la fonte della vera forza; su cosa investiamo e su cosa contiamo per alleviare e superare la nostra insicurezza. Secondo il Buddha, i “poteri forti” non sono le  oligarchie politiche e finanziare, ma qualità personali e relazionali che sviluppate e coltivate donano coraggio e dignità. Senza bisogno di fare i duri e di alzare muri.

Traduco di seguito il Balasutta (Discorso sui Poteri) Aṅguttara Nikāya 9.5  

Ci sono questi quattro poteri. Quali quattro? Il potere del discernimento, il potere dell’energia, il potere dell’irreprensibilità, il potere dell’inclusività.

E qual è il potere del discernimento? E’ aver riconosciuto ed esaminato a fondo le cose salutari e considerate salutari, le cose non salutari e considerate non salutari, le cose riprovevoli … non riprovevoli … scure … luminose … da alimentare … da non alimentare … inadatte ai nobili  …  adatte ai nobili e considerate adatte ai nobili.

Questo è il potere del discernimento.

E qual è il potere dell’energia?

E’ avere la motivazione, è esercitarsi, indirizzare l’energia, applicare la mente e impegnarsi per abbandonare le qualità che sono non salutari e considerate non salutari, le qualità riprovevoli … scure … da non alimentare  …  inadatte ai nobili e considerate inadatte ai nobili.

E’ avere la motivazione, è esercitarsi, indirizzare l’energia, applicare la mente e impegnarsi per ottenere le qualità che sono salutari e considerate salutari; le qualità lodevoli … luminose … da alimentare … adatte ai nobili e considerate adatte ai nobili.

Questo è il potere dell’energia.

E qual è il potere dell’irreprensibilità? E’ quando un nobile discepolo possiede una condotta irreprensibile, che agisca attraverso il corpo, la parola o il pensiero.

Questo è il potere dell’irreprensibilità.

E qual è il potere dell’inclusione? Ci sono quattro modi di essere inclusivi: la generosità, le buone parole, il prendersi cura, la parità.

Il dono migliore è il dono degli insegnamenti. La miglior forma di parola buona è non stancarsi di spiegare il Dhamma a chi è interessato e ascolta attentamente. Il modo migliore di prendersi cura è incoraggiare, indirizzare e consolidare chi è scettico nella fiducia, chi è amorale nella moralità, chi è avaro nella generosità, chi è ignaro nella comprensione. Il miglior tipo di parità è quella fra un entrato nella corrente e un altro entrato nella corrente; fra uno che torna una sola volta e un altro che torna una sola volta; fra un senza-ritorno e un altro senza-ritorno; fra un realizzato e un altro realizzato. Questo è il potere dell’inclusione.

Questi sono i quattro poteri.

Il nobile discepolo che ha questi quattro poteri ha superato cinque paure. Quali cinque? La paura legata al sostentamento materiale, la paura di essere giudicato male, la paura di essere ansioso in mezzo agli altri, la paura della morte, la paura di una rinascita sfavorevole.

Quindi quel nobile discepolo riflette così: “Non ho paura per quanto riguarda il mio sostentamento. Perché mai dovrei avere paura? Ho questi quattro poteri: il potere del discernimento, il potere dell’energia, il potere dell’irreprensibilità, il potere dell’inclusività.

“Chi è superficiale può aver motivo di temere per il proprio sostentamento.  Chi è pigro può aver motivo di temere per il proprio sostentamento. Chi fa cose riprovevoli con il corpo, la parola e il pensiero può aver motivo di temere per il proprio sostentamento. Chi esclude gli altri può aver motivo di temere per il proprio sostentamento.

“Non ho paura di essere giudicato male … Non ho paura di sentirmi ansioso in mezzo agli altri … Non ho paura della morte … Non ho paura di una rinascita sfavorevole.

“Perché mai dovrei avere paura? Ho questi quattro poteri: il potere del discernimento, il potere dell’energia, il potere dell’irreprensibilità, il potere dell’inclusività. Chi è superficiale … pigro … fa cose riprovevoli … esclude gli altri può aver motivo di temere un giudizio negativo … di sentirsi ansioso in mezzo agli altri … della morte … di una rinascita sfavorevole”.

Un nobile discepolo che possiede questi quattro poteri ha superato queste cinque paure.

(Traduzione condotta sul testo pali e sulla versione inglese di Bhante Sujato disponibili su SuttaCentral.net –  vedi anche il Saṅgahasutta AN 4.32 nella traduzione di Bhikkhu Bodhi per una diversa resa dei termini chiave).

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