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Il blog di Letizia Baglioni

Archivi Mensili: giugno 2020

Aggiornamenti: Ritiro di agosto

23 martedì Giu 2020

Posted by Letizia Baglioni in Aggiornamenti, Pratica buddhista

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post aggiornato il 4 luglio: IL RITIRO E’ STATO CONFERMATO.

In Calendario  troverete le informazioni sul ritiro in programma dal 17 al 25 agosto a Borgo Tossignano (BO) : “Consapevole inspira, consapevole espira…” (titolo evocativo, anche se non molto originale) . Per qualcuno sarà una bella notizia la possibilità di tornare a riunirsi per praticare e ascoltare il Dhamma senza congegni e senza rete (doppio senso voluto). Altri avranno preso ormai altri impegni, o saranno comprensibilmente titubanti all’idea di ‘ritirarsi’ appena usciti dal lockdown, o di combinare la meditazione con le regole e i protocolli sanitari.  O preferiscono stare a casa, al mare o ai monti fruendo magari dell’ormai vastissima offerta di insegnamenti e incontri virtuali. Ma il gruppo di amici che sta dietro ai ‘ritiri di Tossignano’ ha fatto comunque lo sforzo generoso di pensare a come garantire a chi lo desideri il sostegno necessario. Dal canto mio, sono lieta di onorare questo sforzo,  e condividere il Dhamma, nella buona o cattiva sorte, con chi volesse esserci.  Ma vorrei dirvi qualcosa in più …

fiore

Villa Santa Maria e lo “Staff” del ritiro sono lieti di accogliervi con il consueto calore e cura, e ci assicurano le condizioni igieniche adeguate per un soggiorno sicuro.  Ma contiamo sullo spirito di responsabilità di ciascuno nell’adattarsi con buona grazia alle novità nella routine del ritiro e alle linee guida degli organizzatori (anche quelle che non ci piacciono o sembrassero idiote), per la tutela di tutti e soprattutto per la buona armonia con chi ci ospita.

Come leggerete sulla locandina, ciascuno utilizzerà la propria stanza per la maggior parte delle sedute quotidiane, e indosseremo la mascherina negli spazi comuni al chiuso. Ci incontreremo in sala 3 volte al giorno per gli insegnamenti, la discussione sulla pratica, meditazioni guidate, canti e Rifugi. Ci sono spazi all’esterno e sui terrazzi per la meditazione camminata e le passaggiate, e spazi interni dove praticare senza assembramenti.

Non siamo professionisti del turismo; né avrete il comfort e i servizi che vorremmo in vacanza, la funzionalità di un centro di meditazione, la rassicurazione dei rituali domestici. Forse farà caldo, sentiremo rumori, la doccia si guasterà… Ma se venite al ritiro, portate con voi tutta la generosità di spirito, la curiosità, la compassione e la tolleranza che riuscite a mettere in valigia: questi sono gli ingredienti per il ritiro perfetto, a prescindere da quanto le condizioni siano gradite, irritanti o insulsamente neutre.

Per molti di noi, gli ultimi mesi sono stati particolarmente stressanti e impegnativi, non solo per le ripercussioni della pandemia sulle condizioni quotidiane, di salute, lavorative, familiari o economiche; ma anche e soprattutto per l’affiorare inarginabile di un denso carico emotivo e un’overdose di confusione collettiva, che si mescolano ai luoghi già dolenti, feriti, irrisolti, tesi o sconosciuti del nostro cuore, e agli effetti della reattività o dell’ansia che non abbiamo potuto evitare o mettere a tacere come al solito.

Abbiamo bisogno di riposo, di vero riposo, di connetterci a quel luogo di pace, silenzio e fiducia dove tutto può affiorare, essere sentito, ascoltato e lasciato andare, senza pretese e spiegazioni, senza dettare i tempi. Né io, come insegnante, né voi, immagino, siamo in condizioni di caricarci  il peso extra dei giudizi, delle esigenze e delle aspettative degli altri, o delle aspettative nostre circa gli altri, le circostanze, la ‘pratica’ e noi stessi. Perché spesso sono irrealistiche, se non francamente crudeli o intrise di valori e modelli che stridono con il Dhamma e fanno  della meditazione  e di un ritiro una fatica. Ma non per forza è così. La stanchezza può essere un ottimo punto di partenza: devi rallentare e abbassare le pretese. Concedere a sé e agli altri il riposo dalla complicazione, prima di tutto nella mente, poi nelle parole e nel comportamento, è vera compassione: il resto è facile, e la meditazione si fa da sé quando si seguono le indicazioni del Buddha con fiducia e umiltà. Passo passo. Senza fretta. Un respiro dopo l’altro.

Non potendo prevedere quale rispondenza avrà l’iniziativa in questi tempi straordinari, e dovendo d’altro canto garantire alla struttura ospitante un numero congruo di partecipanti per comprensibili motivi gestionali, abbiamo bisogno di sapere in tempi brevi quanti sono effettivamente intenzionati e certi di partecipare (salvo ovviamente imprevisti dell’ultima ora). I posti a disposizione sono solo 30, per garantire il distanziamento.

Ci tengo anche a dire che grazie alle buone relazioni tenute negli anni con la Casa ospitante e la generosità di don Matteo (il padre che la dirige attualmente) i costi del soggiorno sono quelli di sempre (a fronte degli oneri sostenuti per adeguarsi alle speciali misure Covid), né il gruppo organizzatore (APS Kalyana) richiede a chi vuole partecipare tessere annuali, caparre o costi aggiuntivi per le spese o il lavoro svolto. Sosteneteci con la vostra gentilezza e la vostra affidabilità.

Arrivederci, forse, a Tossignano. Altrimenti, tenete i miei pensieri per la prossima occasione. Ogni bene.

PS Nota il nuovo indirizzo email per prenotarsi è ritiri@kalyana.cloud

La percezione dell’impermanenza

01 lunedì Giu 2020

Posted by Letizia Baglioni in Pratica buddhista

≈ 2 commenti

Tag

impermanenza, khandha, percezione, satipatthana, vipassana

Giornata di meditazione

sabato 13 giugno INFO QUI

Diversamente da quanto si potrebbe credere, la riflessione sulla mortalità, sul cambiamento e sulla natura condizionata e impermanente di tutti gli aspetti dell’esperienza fisica e mentale con cui di norma ci identifichiamo è presentata nei testi del buddhismo antico come guaritiva, liberante, fonte di saggezza, gioia e compassione.

Perché funzioni come antidoto all’egocentrismo e alla fissità percettiva che alimenta le afflizioni e i condizionamenti del cuore, la percezione dell’impermanenza deve essere coltivata sulla base di un’attenzione chiara e focalizzata nel presente, di un vivido senso della propria incarnazione e di una disponibilità fiduciosa a farsi insegnare le verità dell’esistenza dalla voce umile e spesso inascoltata delle esperienze più ordinarie e comuni che diamo per scontate, a cui resistiamo, o che si impongono al cuore come frammenti del più ampio, e apparentemente interminabile, racconto di un fantasmatico sé.

Bhikkhu, così come in autunno, quando il cielo è limpido e senza nubi, il sole che sorge dissipa l’oscurità dello spazio con i suoi raggi, la sua luce, il suo splendore, allo stesso modo, quando è sviluppata e coltivata, la percezione dell’impermanenza dissipa l’attaccamento al piacere sensoriale, dissipa l’attaccamento al divenire, dissipa l’ignoranza, e sradica la finzione ‘io sono’. E in che modo, bhikkhu, bisogna sviluppare e coltivare la percezione dell’impermanenza … ? ‘Questa è la forma fisica: così sorge, così svanisce; questa è la sensazione … questa è la percezione … queste sono le volizioni … questa è la coscienza: così sorge, così svanisce’. Ecco come si sviluppa e coltiva la percezione dell’impermanenza affinché dissipi completamente l’attaccamento al piacere sensoriale, l’attaccamento al divenire, l’ignoranza, e sradichi la finzione ‘io sono’. –  Saṃyutta Nikāya 22.102 Aniccasaññā-sutta  (Il discorso sulla percezione dell’impermanenza)

In considerazione del carattere non introduttivo di questa giornata di pratica, è richiesta una preparazione di base e una buona esperienza di meditazione intensiva e quotidiana secondo l’approccio satipaṭṭhāna.

Come introduzione al tema e preparazione per la pratica (su questo blog):

Sui cinque upādāna khandha, ossia “aggregati” o “gruppi di appropriazione” secondo il buddhismo antico   Un grumo di schiuma   (vedi anche le Note all’articolo) Letture dai Sutta 2019 (scheda del seminario e video 1)

Sulle “percezioni correttive” nella meditazione di visione profonda (vipassanā)

https://letiziabaglionidotcom.files.wordpress.com/2020/06/lab-mestre19.3.mp3

Vipallasa: inversioni percettive (Laboratorio Mestre 2019 audio 3)

https://letiziabaglionidotcom.files.wordpress.com/2020/02/lab-mestre-7.mp3

Le percezioni correttive (Laboratorio Mestre 2019 audio 7)

Vedi anche la pagina del Laboratorio Mestre 2019 e la relativa area dei Commenti per spunti di pratica e traduzioni di testi.

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